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Archive for dicembre 2022

Puppies Puppies (Jade Kuriki Olivo), I LOOK AT TRANS HISTORY AND WE ARE EITHER ARRESTED, ERASED, FORCED TO HIDE, OR CONSIDERED MENTA

Fino al 29 gennaio 2023 sarà aperta la grande mostra collettiva TURNING PAIN INTO POWER curata da Judith Waldmann e promossa da Kunst Meran Merano Arte.

Regina José Galindo, El Canto Se Hizo Grito, 2021
Giuseppe Stampone, Phallic Erection _ Donne non si nasce, si diventa, 2022
Monica Bonvicini, I Won_t, 2021
Philipp Gufler Kostüm Kakaduarchiv (I), 2022

L’esposizione pone l’accento sul potenziale dell’arte nel risvegliare e incrementare la consapevolezza sulle ingiustizie sociali e politiche e presenta una selezione di artist* che contrastano diverse forme di iniquità attraverso strategie forti, consapevoli e creative, affrontando tematiche quali il razzismo, la violenza di genere e la lotta alle discriminazioni, come ad esempio quelle rivolte contro la comunità LGBTQIA+: Cana Bilir-Meier, Monica Bonvicini, Rosalyn D’Mello, Regina José Galindo, Silvia Giambrone, Philipp Gufler, Giulia Iacolutti, Paulo Nazareth, Dan Perjovschi, Adrian Piper, Puppies Puppies (Jade Guanaro Kuriki-Olivo), Sven Sachsalber, Giuseppe Stampone.

Press Irene Guzman

Philipp Gufler, Quilt #26 (Lana Kaiser), 2018

PS. Auguro a tutti voi buone festività. Ci ritroveremo nel 2023, a presto! Luca

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Marco Bravura, Murale musivo Dom Literatorov (particolare),Tarusa, Russia

L’evento dedicato a Marco Bravura e curato dal critico Luca Maggio segna l’ottavo e conclusivo appuntamento della rassegna musiva che la Pallavicini22 Art Gallery di Ravenna da oltre un anno e mezzo sta dedicando ai protagonisti storici del mosaico contemporaneo di matrice ravennate.

A differenza delle esposizioni precedenti, in questa sarà proprio l’artista, presente sabato 17 dicembre alle 17.00, in conversazione col curatore, a “fare la mostra”: prevedendo anche interazioni col pubblico, verrà ripercorso l’iter creativo di Bravura, a metà fra “una sorta di incessante e seducente inno alla vita e un aspetto più critico e sociale, talvolta non privo di ironia”, concentrandosi in particolare sugli ultimi produttivi quindici anni russi, cui fa riferimento il titolo proustiano scelto dall’artista stesso.

Alcune opere dell’artista resteranno esposte in galleria sino al 21 dicembre.

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Enrica Borghi, Architettura di Luce (dettaglio), 2004, bottiglie di plastica sezionate, sacchetti in polietilene. Photo Courtesy dell’artista

Fino al 17 dicembre la Fondazione Sabe per l’arte presenta la mostra personale di Enrica Borghi dal titolo Modulare lo spazio, a cura di Pasquale Fameli, realizzata nell’ambito di Ravenna Mosaico – VII Biennale di Mosaico Contemporaneo, con il patrocinio del Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna e la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. 

Enrica Borghi, Muro (dettaglio), 2005_2022, polistirene, pellicola in alluminio, dimensioni variabili

La mostra vuole evidenziare il dialogo che Enrica Borghi intrattiene da anni con la tecnica del mosaico, aggiornata tanto nei materiali quanto nei significati attraverso una ricerca artistica che si caratterizza per il riuso di frammenti ed elementi di scarto, una selezione di installazioni parietali e pavimentali. La Fondazione Sabe per l’arte, inaugurata nel novembre 2021 a pochi passi dal MAR – Museo d’Arte di Ravenna, intende porsi quale punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea, con una particolare attenzione alla scultura.

Irene Guzman press

Enrica Borghi, Muro, 2021, polistirene, pellicola in alluminio, installato a terra presso Villa Borromeo d’Adda

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Caretto/Spagna, Mostro Generoso, 2022; ph. Grazia Branco

Dopo la mostra I Giardini di Artemide, inaugurata lo scorso luglio sulle Dolomiti Ampezzane con interventi site-specific di Margherita Morgantin, Italo Zuffi e T-yong Chung, prosegue la terza edizione di Sentieri d’arte con POLLINE, un percorso espositivo allestito lungo le Prealpi lombarde dei Comuni di Centro e Alta Valle Intelvi, al confine tra Como e il Canton Ticino. 

Caretto_Spagna, Emissari, 2022; ph. Grazia Branco
Jonathan Vivacqua, Metamorfosi, 2022; ph. Grazia Branco

La mostra, aperta al pubblico fino al 18 dicembre, vede intervenire gli artisti Simone Berti, Caretto/Spagna e Jonathan Vivacqua con installazioni inedite lungo un percorso ad anello che coinvolge il sentiero basso del Monte Generoso, il sentiero botanico di ERSAF e la strada agro-silvo-pastorale del Barco dei Montoni, passando per uno dei boschi di maggiociondolo tra i più estesi delle Alpi. 

Jonathan Vivacqua, Scarabocchi, 2022; ph. Grazia Branco
Simone Berti, Senza titolo, 2022; ph. Grazia Branco

Polline rientra nelle iniziative del Progetto MARKS, realizzato a valere sul Programma di Cooperazione V-A Interreg Italia-Svizzera 2014/2020, progetto a cura di Regione Lombardia e Canton Ticino; l’operazione è cofinanziata dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni. 

Press Irene Guzman

Simone Berti, Senza titolo, 2022; ph. Grazia Branco

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