Gli spazi espositivi di Villa Borromeo d’Adda ad Arcore (MB) avrebbero dovuto ospitare una nuova importante mostra: Carla Maria Maggi. L’artista ritrovata, un’esposizione dedicata alla straordinaria figura di questa pittrice, attiva negli anni Trenta del ‘900, dalla struggente e profondamente simbolica storia personale.
Carla Maria Maggi (1913-2004) ha dipinto solo pochissimi anni prima di decidere di abbandonare la strada dell’arte per seguire le regole sociali del tempo, che in generale non ammettevano che una donna borghese potesse fare l’artista. Interrotta la sua carriera di pittrice, e dopo un lungo periodo di oblio, le sue opere vennero riscoperte per caso dal figlio, che le trovò nascoste sotto una spessa coltre di coperte nel solaio della casa di campagna. Da quel momento è iniziato il processo di riscoperta della figura artistica della Maggi, culminato nella grande mostra organizzata a Palazzo Reale di Milano alcuni anni fa, curata dalla storica dell’arte Elena Pontiggia.
La produzione di Carla Maria Maggi è composta da una quarantina di dipinti, tutti di altissimo livello, che comprendono ritratti, nature morte e nudi femminili ritratti dal vero. Pittrice di grande talento, nella sua opera Maggi ha rappresentato magistralmente la società che frequentava: da una parte il bel mondo dell’alta borghesia milanese, dall’altra gli ambienti più bohemiens di Brera e della Scala.
A dodici anni dalla mostra a Palazzo Reale di Milano, le sue opere sarebbero dovute tornare a essere esposte pubblicamente, in un evento d’eccezione curato da Simona Bartolena. La mostra, rinviata a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, era stata realizzata con la collaborazione degli eredi dell’artista, e prevedeva l’esposizione del corpus pressoché completo dei dipinti della pittrice, a cui si sarebbero aggiunte le carte a matite e pastello.
Sara Zolla press
Carla Maria Maggi. L’artista ritrovata
A cura di Simona Bartolena
Villa Borromeo d’Adda
Largo Vincenzo Vela 1 Arcore, MB
8 marzo-3 maggio 2020 (mostra rinviata)