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Archive for gennaio 2015

Premessa: è sempre bello quando i sogni di un amico si realizzano, specie se questi sogni sanno di apertura, di incontro, di abbracciare l’altro attraverso il saper fare delle proprie mani. Così, quest’estate, l’ottimo Mohamed Banawy (che ho avuto il piacere di incontrare alla Biennale veneziana del 2013, in occasione dell’esposizione di alcune sue opere e installazioni presso il Padiglione egiziano) mi accennava per email a questo suo progetto romano, il Simposio che proprio in questi giorni è in corso a Roma. Col pubblicare il comunicato stampa dell’evento, mi unisco al suo desiderio d’invitare chiunque possa o si trovi in loco ad andare e vedere il lavoro suo e degli altri quattro splendidi artisti coinvolti, Luca, Silvia, Samantha e Takako.

Mi perdonerete se qui ne scrivo solo i nomi: conoscendoli da anni e avendone anche stima personale, lascio la formalità dei cognomi alle righe sottostanti. Dunque non perdete l’occasione e buon Simposio (e ai cinque artisti il mio abbraccio).

 

banawy

Nell’ambito delle attività culturali che l’Accademia d’Egitto di Belle Arti a Roma offre al pubblico italiano con l’obiettivo di promuovere la cooperazione artistica fra diversi Paesi e culture, il direttore dell’Accademia, prof.ssa Gihane Zaki, ha il piacere di annunciare che per la prima volta sarà realizzato un Simposio Internazionale di Mosaico.

L’iniziativa vedrà il coinvolgimento di cinque artisti provenienti da Egitto, Italia, Stati Uniti e Giappone, che dal 22 al 29 gennaio, esclusi sabato e domenica, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, offriranno al pubblico una preziosa occasione per osservare l’affascinante lavoro dei mosaicisti dal vivo. Con i risultati ottenuti, si terrà una mostra dal 29 gennaio al 15 febbraio.

Tra gli artisti si segnalano Mohamed Banawy, egiziano grazie al quale ha preso forma la rete di cooperazione con gli altri partecipanti, Luca Barberini e Silvia Naddeo italiani, Samantha Holmes a Takako Hirai, rispettivamente di nazionalità americana e giapponese.

Il Simposio vuole essere non solo un’opportunità di scambio artistico, ma un incontro con cui l’antica arte del mosaico si fa linguaggio comune nella diversità culturale. Un evento che riflette perfettamente lo spirito dell’Accademia d’Egitto nella convinzione che l’Arte sia un potente ed efficace strumento di dialogo per avvicinare i popoli.

Scheda Tecnica:

Primo Simposio del Mosaico

Accademia d’Egitto di Belle Arti, Via Omero n. 4, Roma

Tel: (+39) 06 320 18 96 (+39) 06 320 19 07 Fax: (+39) 06 320 18 97

www.accademiaegitto.org

Email: info@accademiaegitto.it

Porte aperte al pubblico dalle ore 10,00 alle ore 13,00 dal 22 al 29 gennaio 2015
Artisti: Mohamed Banawy ;
Luca Barberini; Takako Hirai; Samantha Holmes; Silvia Naddeo

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Luca Coclite e Giuseppe De Mattia, CASA A MARE, 2015

Luca Coclite e Giuseppe De Mattia, CASA A MARE, 2015

Casa a Mare è il contenitore di un immaginario parallelo. Una seconda vita che replica gli oggetti, le abitudini, le ossessioni della prima attraverso un meccanismo di riconversione capace di fondare una nuova scala di valori.

Casa a Mare è una possibilità ulteriore. Proprio come indica il nome, la “casa al mare”, dimora alternativa per antonomasia, esprime l’intento di creare una dimensione abitativa confortevole attraverso l’utilizzo di materiali recuperati, usati, ma ancora in condizione di piena funzionalità estetica e densi di rimandi evocativi.

Il progetto verrà presentato in anteprima durante Arte Fiera 2015 presso il mercatino dell’usato Blocco 24 (vernice giovedì 22 gennaio, h 18.00). L’esposizione comprende due momenti strettamente collegati tra loro: una stanza con vetrina ricavata all’interno dei locali del mercato e la presenza fugace di un’automobile nel cortile esterno.

I luoghi in cui si collocano gli interventi degli artisti sono di per sé “elementi scelti”, objet trouvé ripescati da una memoria collettiva. La logica del riutilizzo che sottintende l’esistenza stessa di Blocco24 (e dei mercatini dell’usato in generale) è parte integrante della filosofia del ripescaggio che sta alla base del progetto Casa a Mare.

Lo spazio di Blocco 24 di cui gli artisti si appropriano è gestito attraverso un sistema di compartecipazione: in essa oggetti, abiti, mobili, che normalmente sarebbero in vendita, diventano pilastri narrativi su cui poggia la (ri)creazione di una situazione. Gli scatti fotografici amatoriali ritrovati e gli oggetti poveri modificati sono tracce di un’esperienza vissuta, o anche solo immaginata, in cui possono convivere pareti scarne e superfici logore, il kitsch sgargiante e il bricolage casalingo.

Nell’automobile posizionata in cortile, un Alfasud, sono presentati alcuni inserti in grado di tramutare uno dei veicoli simbolo dell’orgoglio industriale italiano nel Mondo, in una vetrina contenente ricordi preziosi e memorie di un tempo perduto. L’auto, infatti, ha rappresentato per lungo tempo una dimensione abitativa supplementare rispetto alla casa, in essa veniva ricercato il calore familiare e la comodità in grado di soddisfare il lungo tempo passato al suo interno.

Come un’abitazione reale, Casa a Mare è munita di apposite “stanze per gli ospiti”, si apre cioè alla collaborazione con altri artisti la cui ricerca interseca i temi del progetto o il cui contributo risulta necessario alla creazione dell’atmosfera. Il primo ospite di Casa a Mare è il musicista Dominique Vaccaro, la cui composizione sonora basata sulla registrazioni d’ambiente, verrà diffusa all’interno dell’automobile.

Casa a Mare non è solo un varco verso un recente passato pressoché dimenticato, ma l’occasione di ritrovarsi in una condizione atemporale in cui collidono visioni, pensieri, riflessioni attraverso lo sviluppo di un immaginario costruito a volte anche solo come giustapposizione di immagini.

 

Luca Coclite (Gagliano del Capo, LE, 1981) è artista e videomaker da sempre legato all’immagine, alla sua costruzione, fisica e immateriale, attraverso la lettura del paesaggio socio-antropologico. Nel 2011 fonda Ramdom association e da diversi anni collabora a numerosi progetti artistici tra cui Progetto Gap e Lastation.

Giuseppe De Mattia (Bari, 1980) è artista visivo. Da diversi anni collabora con l’Archivio Nazionale del film di Famiglia Home Movies di Bologna. Lavora con diversi artisti, filmaker, architetti e musicisti. È rappresentato  dalle gallerie Nowhere di Milano e Block art space di Istanbul. Ha pubblicato con Danilo Montanari Editore e Skinnerboox.

 

SCHEDA TECNICA
Titolo: Casa a Mare

Artisti: Luca Coclite, Giuseppe De Mattia

A cura di: Claudio Musso

Periodo: 23 – 26 gennaio 2015; vernice giovedì 22 gennaio, h 18.00

Sede: Blocco 24 – il mercatino dell’usato

Indirizzo: via Cincinnato Baruzzi, 1 – Bologna

Press: Irene Guzman
casaamare3@gmail.com

 

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Pubblico due immagini dell’autore Gianluca Costantini apparse sia in rete sia sul settimanale Ravenna & Dintorni (giovedì 8 gennaio 2015 n.611 p.7) sulla strage di Charlie Hebdo.

http://www.gianlucacostantini.com
http://www.politicalcomics.info  | http://untitled.org.uk
https://www.facebook.com/gianlucacostantini.drawing
http://www.twitter.com/channeldraw
http://pinterest.com/drawingworld

Gianluca Costantini, 2015

Gianluca Costantini, 2015

Gianluca Costantini, 2015

Gianluca Costantini, 2015

Infine il link con le opere dei ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna (Giulia Bevilacqua, Sara Bombonati, Beatrice Celli, Alessandra Falcinelli, Andrea Fiori, Isotta Folli, Pilar Garcia, Andrea Gonzalez, Emanuele Matronola, Laura Mitaritonda, Giulia Rambelli, Francesca Saitta, Sofia Signani, Daniele Tamburro, Eleonora Trota, Martina Zani) che, coordinati dal loro docente di Applicazioni digitali per le arti visive Gianluca Costantini, hanno aggiunto la scritta Je suis Charlie ad alcuni loro lavori precedenti, un’azione semplice perché non si deve e non si vuole restare in silenzio:

Je suis Charlie – l’Accademia di Belle Arti di Ravenna a sostegno di Charlie Hebdo

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